lunedì 23 febbraio 2009

Nella terra di Øllebrød

E' infine giunto il momento di narrare le avventure di quattro impavide giovini (Agnese,Elisa, Elisa,Valeria) che senza indugio esplorarono le fredde terre del Nord.

Ci recammo, nel lontano gennaio 2009, in quella parte di mondo chiamata terra di mezzo, nell'antica città di CompraUnporto, che alcuni, meschini e sornioni, chiamano Copenhagen. Tutto cominciò dal porto di Malpensa, nell'antico regno Italico: con le nostre armature, partimmo non sapendo cosa ci aspettasse: eravamo spaventate da terribili racconti di raminghi e creature diaboliche, nani e mezz'uomini, tali erano i vaneggiamenti di un uomo reso folle dalla sua stessa esperienza. Cercammo di tener traccia con una raffigurazione di questo importante incontro.

L'arrivo in terra sconosciuta fu alquanto sorprendente: eravamo altresì giunte nel regno degli Elfi: alti biondi e con lunghe orecchie argentate, così si presentarono a noi gli abitanti. E sentimmo la magica parola, da cui tutto comincia e in cui tutto termina: Øllebrød.

Così rinfrancate dall'amorevole fredezza degli scandinavi abitanti, prendemmo una diligenza che ci accompagnò nel centro della città: il gelo, furbo nemico, non si mostrò subito a noi, donandoci la gioiosa illusione di miti albe e confortanti crepuscoli.

Partimmo in esplorazione, e le scoperte furono più d'una, e purtroppo colei che vi racconta le avventure fu presa da leggiadro amor, e cadde in fallo alla vista di un uomo, tramutato in pietra, perchè in epoche passate tradì il popolo dalle lunghe orecchie. Ma le compagne fidate non lasciarono che l'incantesimo mi colpisse. Ma le sfide erano appena cominciate: ognuna di noi fu colta da strana euforia e sardoniche risate. Le nostre urla di lucida follia rieccheggiarono nelle calate di CompraUnPorto, svelando la nostra presenza al nemico, che ormai era pronto a sferrare il suo più letale attacco: il congelamento iniziò presto e tutte fummo spaventate, e realizzammo infine di essere cadute nell'astuta trappola di Gelo, che trascinandoci per le strade ci aveva reso insensibili e prossime alla morte.



Ma fummo prontamente salvate da una locanda, dove caratteristici personaggi allietarono la nostra nottata con danze e musica.




La notte portò consiglio e la giornata seguente uscimmo pronte per combattere con la fierezza nello sguardo il gelido rivale. Chiedemmo aiuto ad un abitante del posto, il gentile Principe Svande, che incontrandoci ci mostrò le efficaci tecniche per resistere contro gli efferati metodi dell'arcigno gelo.


Durante la nostra esplorazione ci spingemmo lungo le pendici più impervie della roccaforte danese e ci trovammo ad inchinarci davanti alla regina di quella Terra: da anni vigilava la costa in attesa del suo Re. Si narra che un turpe nemico cercò di decapitarla, ma Ella resistette mai doma nella sua postazione con le sue lunghe membra marine accovacciate sul triste scoglio.


Ci dissero infine dell'esistenza di un campo di ribelli, proprio nel mezzo della città, nel centro delle sue mura: tale Christiania si basava su principi di libero scambio e nessuna regola vigeva in quei territori. Gli abitanti erano soliti fumare una strana erba che, si dice, produca benessere e momentaneo stordimento. Ci addentrammo così all'interno di questo pianeta senza tempo, alla scoperta della Comune di Christiania: purtroppo non ci permisero di ritrarre i vecchi castelli e i solari murales. Su tutti vigiliavano canini destrieri con ghigni inquietanti.


Ci divertimmo poi in compagnia di Principe Svande nella notte, dove marinai e elfi non mancarono di mostrarci il loro coraggio di fronte a Gelo: lo sconfiggevano ogni giorno ridendo del barbaro nemico a suon di luppolo e appasionate copulazioni.






Con l'arrivo di Febbraio la nostra missione era così terminata: potrei narrare per ore le avventure che sono occorse in questa breve scoperta di una sconosciuta terra, ma la mano trema e l'occhio è stanco. Ricorderò sempre le ultime parole che sentimmo quando, con gioia per gli insegnamenti ricevuti e tristezza per la prematura dipartita, ci accingemmo ad abbandonare la mistica terra di mezzo: Øllebrød...e il sapere delle conoscenza invase le nostre anime.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

odddddddddiooooo...non riesco a smettereeeeeeeeee di ridere...ma quanto è inquietante quel personaggio alle nostre spalle nella prima foto???? sarà mica il guardiano di Ollebrod?? certo tiene lontano chiunque...e senza fatica!

E' stato un piacere legger e rivivere le avventure vissute nella terra di CompraUnPorto..4 donzelle in balia degli eventi..in una terra che ci ha saputo regalare spensieratezza, relax e risate mai viste!
E vogliamo ricordar "il processo di...Biscardi!!!!!" come tralasciar tale chicca !!

Grazie alle mitiche compagne di avventura e al Principe Svande!!

Vale ha detto...

questo post è proprio uno SPETTACOLO!complimeni alla Ges e alla sua capacità narrativa!
Hai reso il nostro weekend danese ancora più bello e divertente!
Potevi risparmiarti la mia foto con l'urlo però...
Tutti dovrebbero prendersi una pausa di questo tipo (magari non in paesi così freddi a gennaio!!) e godersi la città senza orologio al polso, con il piacere di vedere cosa c'è attorno senza guida alla mano, ma semplicemente assaporandone la bellezza e particolarità!
Copenhagen mi è piaciuta perchè non siamo state più di tanto turiste o visitatrici..eravamo parte della vita di CompraUnPorto..dei ritmi più che altro! niente corse sfrenate per vedere tutto..take it easy! ahah
Il principe di Ollebrod poi è stato carinissimo neklle due serata mondane, nonostante i km macinati per trovare un ristorante tipico...turco! ahahah
alla prossima!

Luana ha detto...

no ma ragazze..il biondone dietro di voi alla prima foto...??
io nn sarei partira per scappare in un w end folle con quell'uomoooo!!! cosa centrava la parrucca alla raffaella carrà!! ahahah...cmq affascinata dalla terra danese...che spero presto riuscirò a visitare in lungo e in largo approvo anche io i week end senza orologi e guide...
in un commento ne commento un altro di post...Baricco...piace anche a me moltissimo, letto sia castelli di rabbia, molto bello, e oceano mare...bè Ges dato che sei in fase baricco non puoi nn leggere oceano mare...
particolare...ma anche io lo adoro per quei rari momenti in cui veramente riesce a trasmettere un sacco anche con solo 4 parole...fantastico...consiglio la sua lettura...ma non aspettavi una trama!
cmq sopra tutti, a mio avviso, Novecento..sarà perchè è stato il primo suo libro letto...ma è veramente il migliore!!

un bacione a tutte