mercoledì 11 febbraio 2009

Elucubrazioni

Il mio umore è spesso soggetto a cambiamenti repentini, angoscianti momenti di disperazione si alternano ad euforia improvvisata e per nulla motivata.
Oggi, dopo una giornata di lavoro tranquilla e una veloce seduta dall'estetista, sono tornata a casa mi sono rilassata e ho sciaguratamente deciso di ammorbarmi la mente e di sotterrare l'umore leggendo alcune poesie di Emily Dickinson: una donna che credeva di più nella fantasia che nella realtà, e ha passato la vita rinchiusa nella sua cameretta partorendo poesie, ossessionandosi con storie d'amore mai vissute e impaurendosi per la Morte.

Sfogliando e leggendo ho trovato alcuni stralci che mi ha nno fatto pensare, eccovene uno:

"Non avessi mai visto il sole avrei sopportato l'ombra ma la luce ha aggiunto al mio deserto una desolazione inaudita."

Da qui una riflessione ovvia: finchè rimaniamo nel nostro guscio, la nostra vita sembra sopportabile e a tratti quasi brillante, ma quando apriamo gli occhi e viviamo esperienze edificanti, tornare alla realtà quotidiana è difficile e tutto sembra più triste e grigio. Pensiamo ad un esempio banale...quando si torna dalle vacanze, la gente è depressa e l'angoscia attanaglia i nostri primi giorni di normalità.

Però a questo punto citerei un'altra poetessa di fama internazionale: mia madre. Nella sua infinta saggezza mi ha regalato un libro inserendo una dedica in prima pagina:

"Apprezza quello che hai e fanne tesoro"

E domani è un altro giorno.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E la Lui ha sempre la mia stima!!

Verissime entrambe le citazioni...
la prima molto triste (PROVATA E RIPROVATA IN PRIMA PERSONA) la seconda molto difficile da metter in pratica..purtroppo..a volte serve proprio guardarsi un pò in torno per capire quanto siamo fortunati..ma poi troppo in fretta ce lo si dimentica.

Vale ha detto...

Ges, che sei di umore e mente instabili è risaputo (!!), ma che ti appelli anche alla poesia per esprimere le tue riflessioni..beh, lo trovo...assolutamente bello!
In tutti i tempi e luoghi, tutti ci poniamo bene o male gli stessi interrogativi, risposte certe però non se ne trovano sui libri purtroppo o per fortuna!
Io sono dell'idea che non saremo MAI felici di ciò che abbiamo o sentiamo perchè ci abituiamo troppo presto alla felicità, alla soddisfazione, allo star bene da dimenticarci di avere tutte queste cose e allora ricomincia l'inarrestabile processo di ricerca di nuove emozioni ed esperienze...
Dovremmo essere capaci di equilibrare questi due aspetti..e ad un certo punto apprezzare la felecità raggiunta e farne tesoro come dice mamma Lui!
...che poi, non è detto che tutti i lati della nostra vita raggiungano la soddisfazione nello stesso momento, quindi ritengo che sia giusto capire cosa è bello ora e fissarlo, adoperandosi per migliorare ciò che invece ancora non ci soddisfa fino ad arrivare a star bene con se stessi e a quel punto ci si può fermare.
Soprattutto bisogna rendersi conto che gli obiettivi raggiunti o le esperienze e pensieri di qualcun altro potrebbero stuzzicare anche noi, ma non fanno per noi e per il nostro modo di essere, quindi che ognuno trovi la SUA strada, sia soddisfatto quando la trova e lo urli al mondo!!